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Evento

Il segno, la luce. Lorenzo Lotto e le tarsie di Santa Maria Maggiore - Ciclo di Incontri

Luogo Basilica di Santa Maria Maggiore
Data mercoledì, 13 aprile 2016
Orario 20:30
Ingresso gratuito
FLAVIO CAROLI - Lorenzo Lotto attraverso gli occhi dei maestri
La Fondazione MIA, in occasione della rinnovata illuminazione della Basilica, propone questo ciclo di incontri sulla figura di Lorenzo Lotto, ideatore delle settanta immagini utilizzate come modelli per il Coro di Santa Maria Maggiore: l’importante complesso di intarsi lignei, realizzati tra il 1524 e il 1532 da Giovan Francesco Capoferri su disegni del maestro veneziano. “L’ultima grande impresa della tarsia italiana”, come è stata definita.
Un’opera straordinaria e complessa, unico esempio rimasto integro della macchina combinatoria ideata nei primi decenni del Cinquecento, con tracce e simboli della cultura neoplatonica e della visione teologica del tardo Rinascimento.
Il ciclo di incontri qui proposti ha come obiettivo quello di indagare e di approfondire, da angolazioni diverse, la figura complessa e affascinante di Lorenzo Lotto, “genio inquieto del Rinascimento”, concentrandosi soprattutto sul gioiello delle tarsie, “segno e luce” della bellezza artistica della Basilica. Tutto questo attraverso lo sguardo di quattro importanti intellettuali italiani, che suggeriranno una lettura di volta in volta artistica, cinematografica, storico-religiosa e letteraria, componendo una sorta di ideale narrazione intorno alla figura di questo pittore, tra i primi a dirci quanto è complesso l’animo dell’uomo moderno.
Artista duttile e sensibile, che sfugge a ogni definizione storicamente delimitata, fin dai suoi esordi è come se Lotto si sentisse esonerato dalla responsabilità di stare in una linea, di seguire un tracciato. “Un pittore inquieto della mente”, come scrisse di sé. Nessuno, infatti, prima di lui, e nessuno più di lui, ha accettato di misurarsi, e di farsi conoscere, in modo così diretto e disarmato. La pittura per Lotto è come un diario, una confessione. Le ragioni della conoscenza precedono quelle della storia, in un’urgenza di verità che non consente alternative.
Questo tratto della sua personalità si desume anche leggendo le trentanove lettere che Lotto scrisse agli allora reggenti della Misericordia che nel 1524 gli affidarono l’esecuzione dei cartoni delle tarsie: “Sapiate che son cose che non essendo scritte, bisogna che la imaginatione le porti a luce”.
Porre l’attenzione su questa straordinaria opera artistica ci è sembrato il modo migliore per valorizzare Santa Maria Maggiore. E, come ha ricordato Papa Francesco, valorizzare i luoghi di culto attraverso la bellezza artistica, è un modo per essere misericordiosi.

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