Corso: Migrazione & Cooperazione Internazionale
La Fondazione Vittorino Chizzolini, che si è sempre occupata di temi legati all’educazione e alla cooperazione internazionale, con questo corso intende riflettere e approfondire il rapporto fra quest’ultima e il fenomeno migratorio. Il filo rosso che collegherà i vari incontri proporrà un nuovo paradigma che, ponendo al centro la valorizzazione della persona, si basa sull’idea che una cooperazione internazionale fondata sull’effettività dei diritti dell’uomo ha ricadute generative sulle migrazioni
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Contributi ricevuti anno 2019
Si segnala che sono stati pubblicati i contributi ricevuti dalla pubblica amministrazione ed enti assimilati, nel corso dell'anno 2019
I finalisti della prima edizione
Il vincitore sarà annunciato mercoledì 11 dicembre a Bergamo
Alienazione terreno in Bariano (BG)
Documentazione tecnica ed amministrativa relativa al terreno in vendita sito in Bariano (BG) di complessivi ha 3.70.33 (superficie catastale).
Gli interessati sono invitati a depositare offerte irrevocabili ex art. 1329 C.C. presso la sede della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 (035-211355) - Bergamo - entro le ore 12.00 del 18 luglio 2019.
In caso di presentazione di offerte migliorative, il giorno 19 luglio 2019 alle or 12.00, presso la sede della Fondazione MIA, avrà luogo la gara.
Clic qui per vedere la documentazione
MUSICA ... PONTE ALLA POESIA
Saranno le giovanissime valenti voci del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia - Darfo B.T a dare Inizio alla 14a edizione de L’Opera a Palazzo per Bergamo Estate 2019.
La rassegna musicale estiva della creativa Ab Harmoniae Onlus, fondata e diretta da Denia Mazzola Gavazzeni, spazierà quest’anno dall’opera al musical, dai concerti strumentali alla poesia del grande Torquato Tasso, alla riproposta, in prima esecuzione a Bergamo, dell’opera “Zingari” di Ruggero Leoncavallo, nel centenario della sua scomparsa.
In collaborazione con Fondazione MIA, Art2Night, e sostenuta dal contributo del Comune di Bergamo-Politiche Giovanili , la programmazione musicale mira a coinvolgere un numero sempre più variegato di pubblico, in spazi pensati appositamente per la migliore resa acustica, con quell’attenzione specifica ai giovani artisti e ai compositori e poeti ingiustamente dimenticati.
Così se il duo Berardi - Galimberti ci proporrà, in Piazza Vecchia, una serata inconsueta dedicata al musical “"That’s Musical”, saranno musicisti di valia come il violinista Pier Carlo Sacco e il pianista Luca Schieppati, ad offrirci, presso il complesso Monumentale di Astino, un programma di “Piogge, Walzer e Souvenirs” che spazierà da Brahms a Tchaikovsky a Galante, uno fra i più brillanti compositori contemporanei.
Sorpresa sarà il titolo del concerto ospitato presso la Casa Natale Donizetti, in Città Alta, il quale per l’appunto, tiene celato il proprio programma a …sorpresa del pubblico.
Una serata tutta dedicata al nostro grande poeta e drammaturgo Torquato Tasso, sarà quella a Palazzo Frizzoni durante la quale potremo ascoltare, declamati, alcuni sonetti e canzoni da Rime Eteree e da Rime d’Amore, oltre ad alcune ottave dal Canto II della Gerusalemme Liberata, intercalati da una composizione inedita di Gianandrea Gavazzeni su Madrigali del Poeta brani tratti dal Torquato Tasso di Gaetano Donizetti.
Ancora presso il cortile di Palazzo Frizzoni, e per celebrare il centenario della scomparsa di Ruggero Leoncavallo, noto compositore napoletano, autore degli applauditissimi Pagliacci, con una curiosa pertinenza all’attualità, Denia Mazzola Gavazzeni sceglie di riesumare "Zingari”, opera in un atto su libretto di Enrico Cavacchioli e Guglielmo Emanuel, andata in scena per la prima volta nel settembre del 1912 al Teatro Hippodrome di Londra,diretta dallo stesso compositore.
Gli “Zingari" saranno preceduti dalla commovente scena dell’atto terzo di “Zazà”, incontro fra la protagonista e la bimba Totò.
Interpreti principali, accanto a Denia Mazzola nel ruolo di Fleana e Zazà, saranno Armando Likaj, Pippo Veneziano, Giorgio Valerio, la piccola Gemma Brollo, accompagnati al pianoforte da Giovanni Brollo.
La rassegna musicale chiuderà - ad Astino - con il concerto Gershwin e List, così differenti eppure cosi pop(olari), interpretati dal Duo l’Originale e la Copia, potremo ascoltare quanto di popolare, entrambi i compositori, abbiano saputo trarre dalle rispettive culture e territorio.
Programma dettagliato
16 giugno ore 18.30 - Astino
OPERA MON AMOUR
Arie d’opera fra 700 e 800
Ya Shu Hsieh - Simona Andreoletti - Chu Siqi
Enrica Berardi - Rounru Zou - Yoon Bora
Chanoon Lee
Shin Seong, pianoforte
22 giugno ore 20.30 Piazza Vecchia
THAT’S MUSICAL
Arie da Film e Musical celebri
Enrica Berardi - Enrico Galimberti
23 giugno Casa Natale di G. Donizetti
“SORPRESA”
Programma e interpreti a.. sorpresa
29 giugno - ore 20.30 - Palazzo Frizzoni
MUSICA, PONTE ALLA POESIA
Torquato Tasso
GERUSALEMME LIBERATA
RIME ETEREE
RIME D’AMORE
G.Gavazzeni - MADRIGALI DEL TASSO
G.Donizetti - TORQUATO TASSO
Denia Mazzola Gavazzeni - Giorgio Valerio
Pippo Veneziano, Davide Rocca, Syuzanna Hakobian
Giovanni Brollo, pianoforte
30 giugno - ore 18.30
PIOGGIA, WALZER E SOUVENIRS
Brahms, Tchaikovsky
Piercarlo Sacco - Luca Schieppati
6 giugno - ore 20.30
Ruggero Leoncavallo - ZINGARI
Ruggero Leoncavallo - ZAZA’ - Atto Terzo
Denia Mazzola Gavazzeni - Armando Likaj -
Pippo Veneziano - Giorgio Valerio
Simona Andreoletti - Gemma Brollo
Giovanni Brollo, pianoforte
27 Luglio - ore 18.30
LISZT - GERSHIN
Duo L’Originale e La Copia
Kulli Tomingas Luca Schieppati
Negli Archivi e nelle biblioteche ecclesiastiche
I libri corali delle Cattedrale di Bergamo
Rassegna di appuntamenti con la cultura
ASTINO INCONTRI 2019
a cura di Alessandra Civai
Sabato 8 giugno, ore 18:00
Ma gli alberi sono intelligenti? Il bosco come comunità
Daniele Zovi
Naturalista e scrittore, già Comandante del Corpo Forestale dello Stato.
Seguiteci alla riscoperta del bosco: come imparare ad ascoltare e interpretare il flusso di energia che circola tra rami, foglie, radici, animali.
Evento collegato a
Domenica 9 giugno, ore 17:00, ritrovo davanti alla chiesa del Monastero.
Il Bosco dell’Allegrezza: una passeggiata “a due voci” tra natura e storia.
in collaborazione con Orto Botanico di Bergamo, con Elena Serughetti e Alessandra Civai.
In caso di maltempo o in condizioni del sentiero non praticabili l’incontro sarà rinviato.
Sabato 22 giugno, ore 18:00
Anna, Lucia, Linda: il fascino della follia nei grandi melodrammi donizettiani.
Medley di lirica, storia e drammaturgia
con esecuzioni pianistiche dal vivo e brani video
a cura del M° Fabrizio Capitanio
Musicista e musicologo, conservatore Fondi Musicali del Comune di Bergamo e responsabile della Biblioteca Musicale “Gaetano Donizetti”.
Alcune indimenticabili protagoniste della lirica, strette in situazioni al limite, trovano una loro ‘via di uscita’ tra musiche sublimi e storie emozionanti.
Domenica 23 giugno 2019 ore 17.30
Nino Migliori e la fotografia italiana tra realismo e sperimentazione
A cura di Corrado Benigni
Corrado Benigni, curatore della mostra “Forme del vero”, e Mauro Zanchi, critico d’arte e direttore artistico di BACO, dialogano con Roberta Valtorta, storica e critica della fotografia italiana, in occasione della mostra dedicata a Nino Migliori in programma ad Astino fino al 30.09.2019.
Venerdì 5 luglio 2019 ore 20.45
Forme del vero. Tra fotografia, letteratura, cinema
A cura di Corrado Benigni
Corrado Benigni, curatore della mostra “Forme del vero”, dialoga con il regista e scrittore Davide Ferrario sui rapporti tra i tre linguaggi espressivi.
Domenica 14 luglio, ore 18:30
Silenziare la follia morale: da Jane Avril a Lucia Joyce
Pietro Barbetta
Professore associato, Psicologia dinamica, Università degli Studi di Bergamo
Una ragionevole follia: sotto la maschera della razionalità si cela una mania in grado di svilupparsi all’insaputa di tutti…
Sabato 31 agosto, ore 18.00
Art Brut: donne, disagio, forme speciali di creatività
Massimo Rabboni
Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Un’arte inedita, primordiale, “grezza”, lontana dai contenuti convenzionali, raccontata con l’”occhio clinico” di chi l’ha amata e studiata.
Sabato 14 settembre, ore 18:00
L’arte della memoria: come popolare d’immagini gli spazi interiori
Lina Bolzoni
Professore emerito della Classe di Lettere e Filosofia, Scuola Normale Superiore di Pisa
Nessuna barriera tra scienze naturali e scienze umane, tra arte e letteratura, tra filosofia e religione: l’importante è ricordare.
Sabato 21 settembre, ore 18.00
Galileo Galilei e la consolazione dell’esilio: il vino, la vite e la nuova scienza.
Alberto Natale
Centro Studi Piero Camporesi, Università di Bologna
in collaborazione con Seminario Permanente Luigi Veronelli
Un approfondimento su un argomento affascinante, legato al fondatore della scienza moderna, seguito da una degustazione guidata per imparare a cogliere la prelibatezza del vino. Da uno degli elementi cardine dell’economia monastica di Astino viene lo spunto per riscoprire i mille significati del vino e della viticultura.
INFO: tel. 035.211355, fax 035.211222, info@fondazionemia.it
INGRESSO LIBERO
Inaugurazione con la presenza dell'autore venerdì 17 maggio 2019 ore 19.00
NINO MIGLIORI ad Astino (BG) con la mostra FORME DEL VERO a cura di Corrado Benigni.
Oltre 40 fotografie tra le più conosciute, tratte dalle serie: Gente, Muri e Manifesti strappati, che hanno reso famoso in tutto il mondo l’autore emiliano. Un’occasione unica, nello splendido scenario del Monastero di Astino a Bergamo, per ripercorrere l’opera di un maestro italiano vivente della fotografia contemporanea, che dal 1948, svolge uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea.
Nino Migliori è il più autorevole e multiforme ricercatore italiano nel campo della fotografia. A una produzione vicina al cosiddetto Neorealismo, ha sempre affiancato una ricerca concettuale all’interno del versante più avanzato dell’Informale europeo, svolgendo uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea.
Pioniere degli sconfinamenti tra fotografia e arte, ha elaborato immagini inedite attraverso la ricerca della dimensione del non visibile, partendo sempre dall’esplorazione delle superfici, quali catalizzatrici di profondità e di complessità. Un alchimista dell’immagine, dalla profonda e radicata fede nell’etica antica della fotografia, che ha contribuito con la sua opera a spingere sempre più là e più a fondo le possibilità espressive del linguaggio fotografico.
L’opera di Nino Migliori può essere letta come un unico grande poema. Come evidenzia il curatore Corrado Benigni nel saggio introduttivo del catalogo edito in occasione della mostra da Silvana Editoriale (€ 25,00): “l’opera di Nino Migliori è una riflessione sull’individuo attraverso le sue tracce. I suoi scatti non riproducono la realtà, bensì l’idea di realtà, servendosi semmai della fotografia come materiale espressivo, dalla straordinaria, inarrivabile referenzialità informativa e metaforica”.
MANTEGNA BERGAMO | 25.4 - 21.07.2019
Nuovamente attribuita al Maestro del Rinascimento veneto, recentemente restaurata e presentata a Londra e a Berlino,
La Resurrezione di Cristo di Andrea Mantegna torna in Accademia Carrara, cuore di un evento espositivo innovativo.
Un’esperienza di visita multimediale e immersiva, per sognare a occhi aperti, incontrare e vivere la grande scoperta dell’arte.
La prima proposta multimediale immersiva inserita in un percorso museale; l’occasione irripetibile di vivere i luoghi e i momenti della “scoperta”, per vedere da vicino la tavola di Andrea Mantegna, per conoscerla, per osservarla insieme ai tanti capolavori del Museo, dove sarà accolta.
Procedura competitiva di vendita dell’appartamento in Via A. Mai 16/D Bergamo oltre box
Gli interessati sono invitati a consultare la documentazione tecnica ed amministrativa.
Le offerte migliorative, irrevocabili ex art. 1329 C.C. devono essere presentate, utilizzando l’apposito modello, entro le ore 12.00 del 06 maggio 2019 presso la sede della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 (035-211355) – Bergamo.
In caso di presentazione di offerte migliorative, il giorno 07 maggio 2019 alle ore 12.00, presso la sede della Fondazione MIA, avrà luogo la gara.
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Contributi ricevuti anno 2018
Si segnala che sono stati pubblicati i contributi ricevuti dalla pubblica amministrazione ed enti assimilati, nel corso dell'anno 2018
Procedura competitiva di vendita dell'immobile sito in Via Verdi, 15 - Bergamo
Gli interessati sono invitati a consultare la documentazione tecnica ed amministrativa.
Le offerte migliorative, irrevocabili ex art. 1329 C.C. devono essere presentate, utilizzando l'apposito modello entro le ore 12.00 del 31 gennaio 2019 presso la sede della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 (035-211355) - Bergamo.
In caso di presentazione di offerte migliorative, il giorno 01 febbraio 2019 alle ore 12.00, presso la sede della Fondazione MIA, avrà luogo la gara.
Manifestazione conclusiva della X edizione dell'Officina dello storico a.s. 2017-2018 e assegnazione premi del concorso "Fiorenza Cerati" III edizione
DOVE: Auditorium Collegio S. Alessandro, via Garibaldi, 3H - Bergamo
QUANDO: Venerdì 19 ottobre 2018 ore 9.00-12.00
COSA: L’Officina dello Storico - Laboratorio di ricerca storica e di didattica delle fonti documentarie, artistiche e del territorio- Fondazione MIA
CHI: gli studenti delle classi che hanno partecipato alla decima edizione dell’Officina dello storico nell’a.s. 2017/2018, accompagnati dai rispettivi insegnanti
PERCHE’: Per presentare pubblicamente le attività e gli elaborati delle classi a conclusione della decima edizione dell’Officina dello storico anno scolastico 2017-18 e successiva premiazione dei vincitori del concorso Fiorenza Cerati III edizione. Protagonisti della mattinata saranno gli studenti che, classe dopo classe, si alterneranno sul palco presentando al pubblico il resoconto dell’attività svolta (visite a biblioteche, archivi, luoghi della MIA, attività laboratoriali) e i risultati delle loro appassionanti ricerche.
Per approfondimenti:
Il progetto didattico L’Officina dello storico, è nato a Milano nel 2004 per opera dell’Azienda Servizi alla Persona “Golgi Redaelli” in collaborazione con altri enti e istituzioni. La sede parallela di Bergamo è stata istituita nel 2008 quando la MIA- Congregazione della Misericordia Maggiore- istituzione a scopo assistenziale e culturale presente da secoli nel territorio della città e della provincia, ha messo a disposizione il suo ricchissimo archivio di fonti documentarie e ha finanziato il laboratorio giunto all’ XI edizione.
Scopi del progetto che si rivolge agli studenti delle scuole bergamasche sono sostanzialmente tre:
-Far conoscere alle giovani generazioni l’attività della Misericordia Maggiore nel corso dei secoli a vantaggio della parte più disagiata e povera della popolazione bergamasca;
-Far conoscere il notevole e prezioso patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico della MIA per educare i giovani studenti all’importanza della sua conservazione e valorizzazione
-Favorire l’adozione di metodologie laboratoriali tra gli insegnanti e la diffusione di una cultura storica tra gli studenti a cui viene data l’opportunità di avvicinarsi direttamente all’archivio e alle fonti storiche originali imparando a leggerle e ad interpretarle.
Utilizzando i documenti degli archivi della MIA e i suo beni artistici e architettonici, sono stati proposti alle classi dei percorsi laboratoriali afferenti ai seguenti ambiti tematici: Storia della cultura e della società a Bergamo dall’età medievale ad oggi, Memoria del paesaggio e le trasformazioni del territorio, Storia per biografie di protagonisti della storia bergamasca, Astino tra storia, cultura e arte.
Dopo aver partecipato alle visite e agli incontri laboratoriali previsti dal progetto, le classi partecipanti hanno sviluppato percorsi di approfondimento e di ricerca di tipo interdisciplinare che si sono conclusi con la realizzazione di elaborati originali e creativi che privilegiano varie tipologie di linguaggi (dal multimediale al narrativo, teatrale, artistico ecc.). Gli elaborati vengono presentati al pubblico nel corso della manifestazione intitolata La Storia sul Palco. La manifestazione si svolgerà venerdì 19 ottobre 2018 dalle ore 9 alle 12 presso l’Auditorium del Collegio S. Alessandro.
Le classi partecipanti, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, sono 20, e ognuna avrà a disposizione 15 minuti circa per presentare sul palco gli elaborati prodotti: cartelloni colorati, power point, video, giochi, narrazioni e drammatizzazioni ecc…
Dopo la presentazione dei lavori delle classi seguirà la premiazione dei tre lavori scelti da un’apposita commissione. Le classi vincitrici riceveranno i premi previsti dal Concorso Fiorenza Cerati III edizione.
Avviso di alienazione terreno sito in Fara Olivana con Sola (BG)
Documentazione tecnica ed amministrativa relativa al terreno in vendita sito in Fara Olivana con Sola (BG) di complessivi ha 9.62.04 (superficie catastale).
Gli interessati sono invitati a depositare offerte irrevocabili presso la sede della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 (035-211355) - Bergamo - entro le ore 11.00 del 24 settembre 2018
Si precisa che la pubblicazione non comporta alcun impegno da parte della MIA né a procedere alla dismissione in presenza di offerte di acquisto, né un vincolo ad iniziare, proseguire ed eventualmente a perfezionale trattative finalizzate alla vendita sulla base dei valori indicati.
Invito alla manifestazione di interesse
Documentazione tecnica ed amministrativa per la segnalazione di interesse all’acquisto di n. 2 unità immobiliari adiacenti con destinazione uso ufficio site in Ponte S. Pietro (Bg) Via dei Mille 10 piano terra della superficie di circa mq 106 e di circa mq 98.
Gli interessati sono invitati a consegnare la manifestazione di interesse presso la sede della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 (035-211355) – Bergamo - entro le ore 12.00 del 27 luglio 2018.
La pubblicazione non comporta alcun impegno da parte della MIA né a procedere alla dismissione in presenza di una proposta di acquisto, né un vincolo ad iniziare, proseguire ed eventualmente a perfezionare trattative finalizzate alla vendita sulla base dei valori indicati.
RICONCILIAZIONE RIANNODARE FILI NELLA SOCIETA' DEI CONFLITTI
Bergamo Festival FARE LA PACE
Un mondo che ha bisogno di riannodare le relazioni che stanno a fondamento della sua tenuta civile. Uno degli strumenti decisivi per riconciliare dove spadroneggia il conflitto è certamente quello della parola, del confronto, della comprensione critica. BergamoFestival FARE LA PACE prova ancora a dare il suo piccolo contributo per addestrare a questo atteggiamento di confronto e di analisi, di parole ascoltate con attenzione e scambiate con calma, di argomenti affrontati con pazienta. Al riparo dalla fretta con cui alle inquietudini si vuole subito rispondere con l’isolamento.
Scoprire qualcosa di Bergamo Alta da un particolare punto di Vista
Venerdì 26 gennaio 2018 Ore 15.30
Curia Vescovile - Salone S. Giovanni XXIII
Dalla primitiva ipotetica abitazione accanto alla cattedrale di S. Vincenzo, la residenza del vescovo diventa la domus S.ti Vincentii, da una data imprecisabile e fino al 1296, si affianaca la domus S.ti Alexandri che poi, andata distrutta la domus S.ti Vincenti, diventa la casa del vescovo fino all'inizio del XX secolo.
Dall'anno 1905 il nuovo ed attuale episcopio domina dall'alto del versante orientale del colle di S. Salvatore.
Nell'ambito della casa del vescovo, antica ed attuale, si inseriscono realtà ad essa legate come la Cappella di S. Croce, la perduta chiesa di S. Biagio, l'antico acquedotto cittadino, le scuderie ed i vecchi confini.
Alla casa del vescovo si collegano pertinenze quali la Basilica di S. Maria Maggiore, la Cappella Colleoni, il Battistero, il passaggio coperto Patirani e le strutture comunali.
Nel quadro globale delle vicende storiche della Chiesa di Bergamo, la casa, o meglio le case, del vescovo, le sue componenti e le sue pertinenze diventano il pretesto per la riscoperta di realtà, non solo architettoniche ed artistiche, che rischiano di essere ignorate o lette in modo parcellizzato.
Questo punto di vista globalizzante non scende nella minuziosa analisi di ogni elemento, ma cerca di restituire l'unitarietà originaria. La pubblicazione vuol essere una prima ricognizione di una storia che dal V secolo giunge ai nostri giorni.
Esposizione permanente
Un'occasione per poter visitare il matroneo romanico e per ammirare preziose testimonianze artistiche e di fede. E' esposta una selezione delle opere più rappresentative dell'oreficeria sacra e dei paramenti finora custoditi nelle sacrestie della Basilica.
Conosciamo insieme il Parco dei Colli di Bergamo. Un luogo da vivere e amare
Incontro "AGRICOLTURA NEL PARCO TRA PASSATO E FUTURO"
a cura di Pasquale Bergamelli - Responsabile Settore del Verde del Parco Regionale dei Colli di Bergamo
Giovedì 14 settembre ore 20.45
presso la sede del Parco ex-Monastero di Valmarina, Via Valmarina, 25, Bergamo
a cura del Conservatorio G. Donizetti di Bergamo
22 giugno 2017 dalle 19.30 alle 20.30 - Aperitivo musicale
25 giugno 2017 dalle 11.00 alle 12.00 - Matinée musicale
6 luglio 2017 dalle 19.30 alle 20.30 - Aperitivo musicale
09 luglio 2017 dalle 11.00 alle 12.00 - Matinée musicale
20 luglio 2017 dalle 19.30 alle 20.30 - Aperitivo musicale
23 luglio 2017 dalle 11.00 alle 12.00 - Matinée musicale
7 settembre 2017 dalle 19.30 alle 20.30 - Aperitivo musicale
10 settembre 2017 dalle 11.00 alle 12.00 - Matinée musicale
21 settembre 2017 dalle 19.30 alle 20.30 - Aperitivo musicale
11 GIUGNO - 8 LUGLIO - 16 LUGLIO
Via Arena, 9 - Bergamo
ENSEMBLE D'ARCHI
del Conservatorio G. Donizetti
8 luglio 2017 - Ore 16.30
via Pignolo, 76 - Bergamo
ACHЯOME ensemble
Antonella Bini, flauto - Marco Sorge, clarinetto
Yoko Morimyo, violino - Emanuele Rigamonti, violoncello
16 luglio 2017 - Ore 16.30
Via Pignolo, 84 - Bergamo
Flauto e Chitarra
Carla Savoldi - Dania Carissimi
Un'occasione unica di ammirare da vicino la grande tela, prima che sia ricollocata sulla parete meridionale del transetto della Basilica
Nel 2015, anniversario dei 750 anni di fondazione della Congregazione della Misericordia Maggiore, per festeggiare al meglio la ricorrenza si decise di restaurare la grande tela raffigurante Il diluvio universale che “Il Cav. Pietro Liberi pittore a Venezia” fece nel 1661, su commissione della Congregazione, per la Basilica di Santa Maria Maggiore. Dopo circa due anni, si restituisce alla città un capolavoro ancora poco conosciuto e un punto di riferimento importante dell’intera opera pittorica di Pietro Liberi. Un restauro impegnativo (il telero è di 34 metri quadrati di superficie per circa 4,5 quintali di peso) affidato a Antonio Zaccaria. Per la rimozione (ostacolata dall’imponente bussola lignea) dalla parete meridionale del transetto della Basilica si è dovuto mettere a punto un progetto specifico e particolarmente elaborato che ha permesso di calare il manufatto grazie a un sistema di funi e tiranti. L’operazione di pulitura ha permesso di rimuovere dalla superficie pittorica spessi depositi di pulviscolo atmosferico e di vernice protettiva ormai notevolmente alterata e ingiallita e ha restituito i toni cromatici e i timbri chiaroscurali originali ma soprattutto la vertiginosa profondità che Liberi aveva magistralmente creato. Si restituisce un capolavoro, ma, soprattutto, si “risarcisce” idealmente il pittore che ebbe con Bergamo un rapporto davvero “burrascoso”.
La storia. La chiamata a Bergamo di Pietro Liberi (Padova 1605- Venezia 1687) pittore di grande fama non solo a Venezia (nominato Cavaliere di San Marco nel 1653 e Reichsgraf, conte dell’impero, nel 1658, da Leopoldo I alla corte di Vienna) era chiara testimonianza del desiderio dei Fabbriceri di scritturare una personalità di primissimo piano e di sicuro talento. Tuttavia la “vicenda“ tra la MIA e il Liberi non fu così felice: il contratto tra il Consorzio e l’artista, stipulato l’8 settembre 1660, prevedeva che il pittore portasse a termine 16 dipinti, ma di questa grossa commessa un’unica opera fu realizzata: il diluvio universale, appunto, da piazzarsi, come fu, sulla porta laterale di mezzogiorno della Basilica. Ed ecco che alla consegna del quadro, avvenuta nel maggio dell’anno seguente, il malcontento prese i committenti che decisero di inviare al pittore una lettera di protesta in cui dichiararono che il quadro non corrispondeva «alle promesse da lei fatteci onde pretendiamo che lei lo riformi nella forma laudabile… et intanto doverà sospendere le altre opere».
Non è chiaro quali fossero le promesse disattese e quali le modifiche da apportare, ma pare più che evidente che, tra il pittore e la MIA, ci fosse un profondo divario di gusti e concezioni, visto che il 5 agosto dell’anno seguente anche il bozzetto del Giudizio universale fu giudicato «mancante in tutti i capi» e bocciato categoricamente. È legittimo pensare dunque che i Fabbriceri non fossero ancora in grado di apprezzare l’originalità di un artista cresciuto grazie al contatto con ambienti culturali molto lontano da Venezia, come Roma e Firenze, da cui aveva tratto elementi di grande originalità rispetto ai veneziani contemporanei. Non è azzardato affermare che al pennello esuberante e vitalistico di Liberi si deve il rinnovamento in chiave barocca dell’icono grafia sacra tra Venezia e Padova, ossia tra uno dei principali crocevia del mercato artistico internazionale.
Tra l’altro l’artista non era certo una personalità semplice, ne è testimonianza la sua vita avventurosa con soggiorni in Medio Oriente, Africa, Spagna, Centro Europa, nonché le “disavventure” (nel 1632 venne arrestato a Tunisi come spia) e i successi militari, soprattutto nelle campagne contro i Turchi. A ciò si aggiunga il suo legame con le nascenti accademie scientifiche che lo resero certo uno spirito libero con una notevole autonomia intellettuale.
L’opera. Nel Diluvio Universale, piacevole nella sua la ritmica orizzontale, si coglie appieno la complessa formazione dell’artista: dal gigantismo di matrice michelangiolesca, all’attenzione del tutto nuova per le contemporanee prove di Luca Giordano, pur senza dimenticare la tradizione veneta, in questo caso tintorettiana. Il dipinto racconta il celebre episodio del Diluvio Universale, tratto dal libro della Genesi (7; 8, 1-19), presentato, con una scelta insolita, nell’attimo in cui il vento costringe al ritiro i nembi minacciosi della tempesta per lasciare spazio al ritorno del mondo alla luce e alla vita. Nei corpi dei sopravvissuti, che hanno ormai raggiunto la terraferma, è evidente la grande robustezza di risalti plastici, la stessa che trasforma le nubi sollevantesi a fatica in un fumo denso e acre. Tutt’attorno, sorta di coprotagonista, una straordinaria apertura paesaggistica resa con una pennellata capricciosa e violenta, fatta di tocchi rapidi e di macchie ove la fluidità dell’impasto e “la tenerezza fiorita in cui il colore si scioglie“ (Pilo 1959) lega per via di qualità di materia le persone e gli elementi scenici.
PAURE LOCALI, RISPOSTE GLOBALI. IL CORAGGIO DI PROGETTARE IL FUTURO
Soprani: Ottavia Vegini, Chiharu Kubo, Olga Medyanik;
Contralti: Marta Fumagalli, Angela Hyun Jung Oh, Anna Janis, Ilaria Magrini;
Tenori: Giovanni Caccamo, Marcello Mazzetti, Livio Ticli;
Bassi: Alessandro Ravasio, Piermarco Viñas-Mazzoleni, Ezio Passerini;
Organista titolare: Roberto Mucci
Maestro di Cappella: Cristian Gentilini
Dal 31 agosto al 6 settembre, Light on Astino (light designer Domenico Egizi). L'evento esplora il tema della luce architetturale. Il progetto valorizzerà i profili delle facciate del chiostro.
Scritto da:
GIANMARCO DE ANGELIS, dottore di ricerca in Storia medievale presso l'Università di Torino, è visiting research Fellow al King's College London e docente di Esegesi delle fonti documentarie del Medioevo presso l'Università di Padova.
Iniziava nel 1107, quando un artigiano di nome Bonifacio acquistava un piccolo appezzamento nella ridente valletta ai piedi del colle di Sudorno per edificarvi il monasterium de Astino, un lungo e affascinante capitolo di storia. Storia di un ente religioso, fra i maggiori della congregazione di Vallombrosa; ma anche storia della città e del suo territorio. A dispetto del suo splendido isolamento, il Santo Sepolcro - è questo il nome che il monastero subito assunse, e dietro il quale risuonava inconfondibile l'eco della crociata in Terrasanta appena conclusa - fu per quasi sette secoli parte integrante della città vivente. Dopo tanta e tale vitalità, le vicende ultime - la commenda, la soppressione napoleonica, le improprie destinazioni successive - sembravano condannare il complesso monastico all'abbandono. Fino al 2007, quando la Fondazione MIA ne rilevò la proprietà e avviò i necessari restauri. Restituendo a Bergamo un gioiello dell'architettura monastica italiana e un pezzo importante della storia cittadina.