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Evento

MARIO CRESCI. Colorland 1975-1983

Luogo Monastero di Astino
Data venerdì, 16 giugno 2023
Orario 18:30
Ingresso gratuito

Mostra a cura di Corrado Benigni

Fondazione MIA presenta ad Astino la mostra dedicata all’opera di Mario Cresci tra i maestri viventi della fotografia italiana, che come pochi altri è riuscito a espandere i confini della ricerca fotografica entrando pienamente nel dibattito artistico e culturale.
Colorland 1975 – 1983 propone 50 immagini a colori, quasi tutte inedite, realizzate tra la fine degli
anni settanta e l’inizio degli ottanta, nell’Italia mediterranea, in particolare in terra lucana e nei territori limitrofi. Alcune di queste sono entrate in Viaggio in Italia, lo storico progetto collettivo ideato da Luigi Ghirri nel 1984 che ha rivoluzionato il modo di rappresentare il paesaggio. La mostra si configura dunque come occasione di rilettura e sistematizzazione di una fase di lavoro centrale nella biografia artistica del fotografo.
Per Cresci la relazione con il luogo appare un processo in cui l’“io narrante” trova la sua posizione
seguendo al tempo stesso i propri itinerari intimi e le tracce rimosse o invisibili della storia collettiva.
La sequenza di queste immagini compone una sorta di geografia privata dove prevale un approccio antiretorico al paesaggio. Fotografie al limite del concettuale. Sono paesaggi di silenzio, come se fossero abitati solo dal tempo. C’è sempre una memoria depositata sulle cose, nell’interno di una casa, lungo i solchi della terra, in una sfumatura del cielo. Queste fotografie sono un invito a cogliere queste sfumature, anche attraverso il pensiero e soprattutto l’immaginazione.
Questo viaggio è quindi molto più che un viaggio fotografico tra i luoghi, le abitazioni e le piazze: il
suo è contemporaneamente un viaggio nella cultura e nella storia di un popolo antico e un viaggio
nella fotografia, in quella lingua della contemporaneità che ha scelto per comunicare e conoscere il mondo.
In questo lavoro ancora una volta per Cresci la fotografia diventa un doppio, non solo perché riproduce il reale, ma perché lo interrompe, attraendolo verso di sé. La concepisce infatti come un campo di forze personali, emotive e sensibili, attraverso cui raccontare, scrivere o musicare spartiti visivi.
La vista intensa di Cresci ha fatto sì che il suo archivio, e la sua memoria, siano un pozzo senza fondo di immagini, di ricerche, dove tutto si perde ma nulla si disperde. Questa selezione è il risultato di uno scavo dentro quel pozzo dal quale Cresci emerge riportando alla luce immagini che raccontano di una stagione decisiva per la fotografia italiana, emblematiche per un nuovo modo di rappresentare del paesaggio italiano. In tutto questo non c’è alcuna operazione nostalgica. Cresci ha sempre concepito il proprio lavoro come un racconto libero e senza tempo, spesso mescolando volutamente le date. Ha idea di che cosa sia il passato e vuole anche raccontarlo con queste immagini, ma lo legge dentro il presente, lo legge come evento che sopra tutto pesa sul quotidiano.
Scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra: Il suo sguardo in queste immagini si fa più poetico. Non c’è malizia stilistica, non ci sono orpelli intellettuali, ma una sensibilità quasi ludica sui fenomeni che il fotografo osserva. Immagini tanto più preziose, in senso estetico, quanto più schive di interventi e di elaborazioni formali, rispettose di quella realtà che si è proposto di registrare. Cresci sembra affidarsi semplicemente al proprio vedere, liberando la fotografia di tortuosità psicologiche o di ideologie programmate. La seduzione che queste immagini esercitano sull’osservatore deriva dalla freschezza di una figurazione in simbiosi diretta con la realtà.
In occasione della mostra è stato realizzato il volume edito in due versioni, italiano e inglese,
pubblicato da ELECTA e riunisce 100 immagini. Con testi di Corrado Benigni e Mauro Zanchi.

Volume di 131 pagine, n. 100 immagini;
formato cm 30x30, rilegato con copertina rigida
Orari di apertura mostra:
martedì: 18.00 – 21.00
mercoledì: 18.00 – 21.00
giovedì: 18.00 – 21.00
venerdì: 18.00 – 21.00
sabato: 15.00 – 21.00
domenica: 10.00 – 13.00 | 14.00 – 21.00
ORARI APERTURA DAL 1° OTTOBRE 2023
sabato e domenica 9.30 | 12.30 e 14.00 | 17.00




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