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Evento

DIALOGUES DEL CARMELITES di Francis Poulenc - Omaggio alle martiri di Compiègne

Luogo Sala Piatti
Data domenica, 14 settembre 2025
Orario 16:30
Ingresso gratuito

Selezione dall'opera in tre atti di Georges Bernanos

Evento musicale di alto spessore culturale e spirituale è quello proposto da Denia Mazzola Gavazzeni e dalla sua associazione Ab Harmoniae Onlus - in collaborazione con Fondazione Mia e Serate musicali di Milano, per il prossimo 14 settembre alle ore 16.30 in Sala Alfredo Piatti, Città Alta, per rendere omaggio alle sedici Carmelitane, innocenti, ghigliottinate a Compiègne il 17 luglio 1794 dal furore della Rivoluzione Francese e canonizzate lo scorso dicembre da Papa Francesco.
La vera storia delle sedici monache martirizzate, divenuta soggetto per la sceneggiatura teatrale del drammaturgo Georges Bernanos (1888-1948) - egli stesso ispirato da un testo di Gertrud von Le Fort, (1876-1971) che nel 1931 ne aveva tratto una novella, “Die Leztze am Schafott” (“L’ultima al patibolo”), venne successivamente tradotta in libretto per la musica del compositore francese Francis Poulenc che ne trasse l’opera in tre atti “Dialogues des Carmelites”.
I “Dialoghi delle Carmelitane” composta nel 1953, ebbe la sua prima esecuzione assoluta nel 1957 presso il Teatro alla Scala di Milano - interpreti principali Virginia Zeani, Leyla Gencer, Fiorenza Cossotto, e la prima francese, sei mesi più tardi, all’Opéra Garnier di Parigi, interpreti principali le grandi Denise Duval e Regine Crespin.
Francis Poulenc, profondamente religioso e compositore moderno, seppe rendere in questi Dialogues il collegamento storico alla vicenda, la fede e il mistero senza nascondere i tormenti dell’anima e della carne delle protagoniste, nel vario intreccio di orgoglio e umiltà, follia e riflessione, paura e dono di sé. La potenza emotiva del testo di Bernanos, del quale Poulenc conservò l’essenza, il rigore drammaturgico e la ricchezza della lingua musicale, costituiscono il vertice dell’opera francese del XX secolo.
La vicenda racconta la storia di Blanche de La Force, figlia del Marchese De La Force, la quale, impaurita dalla vita, annuncia al padre di volersi ritirare, consacrandosi, in un luogo sicuro, capace di proteggerla contro ogni pericolo: il monastero di Compiègne.
Un’altra giovane postula l’ingresso al convento: è Costanza.
Le due giovani sono accolte da Mère-Marie de l’Incarnation la quale le introduce a Madame de Crossy, la vecchia Priora, malata e giunta al termine della propria vita.
L’ingenuità e la freschezza della giovane Blanche, che prenderà il nome di Soeur Blanche de l’Agonie du Christ, intenerisce la vecchia Priora che la affida a Mère-Marie, per l’inizio del cammino di noviziato mentre, negli ultimi istanti di vita, la vecchia Priora, delirando, tenta di sfuggire alla morte e si rivolta a Dio con accenti quasi blasfemi.
Soeur Costance e Soeur Blanche vegliano la salma della Madre discutendo di vita e di morte, l’una, con gaiezza, desiderosa di offrire la propria vita a Dio nel martirio e l’altra invitandola a frenare il proprio buonumore per rispettare il cordoglio verso la scomparsa priora.
Si apre il Capitolo, la nuova priora, Madame Lidoine, viene eletta e pronuncia il proprio sermone invitando le sorelle alla preghiera assidua senza esaltarsi nel desiderio del martirio, mantenendosi piuttosto sempre nella perfetta volontà di Dio.
La rivoluzione è scoppiata, il popolo affamato incendia strade e piazze.
Nel monastero fa irruzione il commissario della Repubblica; egli ordina che le religiose svestano i propri santi abiti, lascino il convento e si trasferiscano in luogo “sicuro” ma una volta caricate sulla carretta, le religiose vengono portate alla Conciergerie e incarcerate.
La notte in carcere trascorre nella paura. Per le sorelle, il solo conforto risplende nelle parole amorevoli della priora che le invita a rivolgere lo sguardo a Cristo Crocefisso, nel momento terribile della sua agonia. Anche il cappellano soccombe alla paura e fugge come proscritto.
Soeur Blanche vien fatta fuggire da Mère-Marie de l’Incarnation.
La rivoluzione incalza; tutti i nobili sono arrestati, incarcerati, ghigliottinati.
Nel carcere, le carmelitane attendono in veglia la fine della notte. Sopraggiungono il commissario e il primo ufficiale con il capo d’accusa emesso dal tribunale rivoluzionario.
Ad una ad una, le religiose vengono accusate d’essere sediziose cospiratrici contro la Repubblica e, in silenzio, apprendono la propria sentenza: condanna a morte.
E’ l’alba. Cantando una struggente Salve Regina, le sedici religiose salgono il patibolo; la lama sinistra della ghigliottina striscia il sibilo di morte, raggiunge il loro collo e colpisce.
Suor Costanza si volge all’indietro, attendendo soeur Blanche, sicura che ella ritornerà.
Mentre anche la sua innocente testa cade nel cesto, soeur Blanche si fa largo nella folla e, senza paura, si dirige verso il patibolo, lo ascende cantando a Dio “Deus .. in gratia.. in secoulorum saecula..” sino a quando, la giovane voce, insieme alla sua vita, si spegne fra le grida sinistre della folla esaltata e assetata di sangue.
Saranno interpreti de i “Dialogues des Carmelistes”: Wonjung Kim (soeur Blanche), Elena Bresciani (Mme de Crossy, la vecchia priora), Denia Mazzola Gavazzeni (Madame Lidoine, la nuova priora), Giovanna Aquilino (Soeur Costance), Yufei Wang (soeur Marie de l’Incarnation), Fulvio Ottelli (il marchese De la Force), Mashio Nao (il Cavaliere /l’Aumonier), Giorgio Valerio (il Commissario/l’Ufficiale) accompagnati al pianoforte da HsiaoPei Ku.
L’opera sarà eseguita nella lingua originale francese e una traduzione in italiano sarà a disposizione per il gentile pubblico del concerto.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione.



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