MARIA STUARDA Gaetano Donizetti Opera lirica in tre atti di Giuseppe Bardari | |
La più bella delle regine donizettiane, Maria Stuarda (Mary Stuart), la cattolica, si confronterà con la cugina Elisabetta I d’Inghilterra. Lo propone Ab Harmoniae Onlus per la rassegna “Armonie della Voce” in collaborazione con Congregazione della Misericordia Maggiore e Serate Musicali di Milano. L’opera di Gaetano Donizetti, in 2 atti su libretto di Giuseppe Bardari ispirato a “Mary Stwart” di Friedrich Schiller, ebbe genesi infelice in quanto, la zuffa sorta durante le prove fra le due primedonne - Giuseppina Ronzi de Begnis (Maria) e Anna del Serre (Elisabetta proprio in concomitanza del potente alterco fra le due regine, obbligò Donizetti stesso ad interrompere la preparazione dell’opera. Ad aggravare la situazione si aggiunsero l’impresario e il pubblico, che non tollerarono il ritardo, (l’opera doveva esser rappresentata il 6 luglio 1835), e i Borboni, imparentati alla lontanai con gli Gaetano Donizetti dovette allora riadattare la sua Maria Stuarda con un libretto di Pietro Salatino dal titolo i “Buondelmonte” ispirato all’episodio di Mosca dei Lamberti, citato anche nel Canto XXVIII dell’Inferno. Fu solo all’alba del dicembre 1835 che Maria Stuarda vide la luce, presso il Teatro alla Scala, con la prestigiosa Maria Malibran nel ruolo-titolo la quale, tuttavia, disattendendo il divieto del cantar la scena degli insulti, ne causò nuovamente l’esclusione dal cartellone scaligero dopo solo sei recite. L’opera cadde nell’oblio fino alla sua riscoperta dovuta a quella Donizetti Renaissance inaugurata da Gianandrea Gavazzeni nel 1948 per il centenario della scomparsa del Compositore. Con pagine di struggente lirismo, contrapposte sapientemente alla violenza della fioritura vocale di Elisabetta, Maria Stuarda mostra la genialità drammaturgica di Donizetti e ci consegna uno spaccato regale dell’umana ambizione e gelosia, strumenti di conflitto e di morte nelle mani dei potenti . Per il concerto di sabato, in Sala Piatti, Denia Mazzola Gavazzeni, che nel 1989, da donizettiana doc, (18 ruoli interpretati), registrò il film-opera Maria Stuarda per la Sabc Broadcast di Johannesburg), darà voce alla regina Maria e si confronterà con Syuzanna Hakobyan (Elisabetta) nella contesa dell’amato Roberto Leicester (Shohei Ushiroda), mentre, rispettivamente Giovanna Aquilino, Giorgio Valerio, Fulvio Ottelli, assicureranno i ruoli della nutrice Anna, del confessore Talbot e del temibile Cecil. Giovanni Brollo accompagnerà l’esecuzione al pianoforte. L’ingresso è libero | |