La società ipermoderna e la sfida del futuro
Interviene: Gilles Lipovetsky
Intervistano: Giulio Brotti- Giornalista de L’Eco di Bergamo
Giuliano Zanchi - Direttore Scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi
Windsurf, skate-board, deltaplani: l’immaginario vacanziero e sportivo dei nostri giorni evoca l’idea di un continuo scivolamento, di una vita priva di ancoraggi emotivi stabili. Se l’epoca moderna credeva nella politica, nella scienza e nella tecnica, a partire dalla seconda metà del secolo scorso la fiducia nell’avvenire è andata indebolendosi: «Nessuno -scrive Gilles Lipovetsky ne “L’era del vuoto” - crede più nei radiosi domani della rivoluzione e del progresso, ormai tutti vogliono vivere immediatamente, qui e ora, mantenersi giovani piuttosto che forgiare l’uomo nuovo».